ROCCA SAN GIOVANNI . Fabio Caravaggio, 40 anni, commercialista, lancia la sua candidatura a sindaco per le prossime amministrative a Rocca San Giovanni. Caravaggio, con una esperienza nell’amministrazione uscente, ha deciso di puntare su «una democrazia dal basso che coinvolga la cittadinanza come parte attiva di ogni scelta politica. Basta con le decisioni prese dall’alto», spiega, «tutto sarà definito con il coinvolgimento dei cittadini e sarà frutto di incontri periodici con la cittadinanza».
Il suo progetto politico sarà appoggiato da una lista civica, composta per lo più da giovani, che sarà presentata nelle prossime settimane. «Vogliamo creare qualcosa di nuovo, un’idea che possa durare nel tempo», dice, «per questo il nostro paese ha bisogno di volti nuovi, di giovani intraprendenti che siano in grado di rinnovare il tessuto politico di Rocca San Giovanni. Per fare ciò, serve il coinvolgimento di tutti. Il nostro è un gruppo che va oltre i candidati e interessa tutti coloro che sposano le nostre idee, che si riconoscono in un rinnovamento politico, necessario per rendere il paese competitivo e al passo coi tempi. Il nostro progetto è aperto a chiunque voglia sostenerlo, ci impegneremo ad un dialogo costante con tutti».
Tra gli argomenti al centro della prossima campagna elettorale Caravaggio cita il turismo: «Un’opportunità per il nostro territorio. Puntarci significa lavorare affinché il nostro mare riconquisti la Bandiera Blu, creare un collegamento tra costa ed entroterra in modo da portare i visitatori anche nel borgo. Questo incrementerebbe la visibilità del paese e permetterebbe un eventuale ripopolamento. Sempre nell’ottica di un collegamento reale tra mare e borgo, occorre progettare percorsi natura che si ricolleghino alla pista ciclabile costiera. Dando un’opportunità alle altre ricchezze naturalistiche del nostro territorio, oltre al mare».
«E in quanto a pianificazione», sostiene il candidato sindaco, «non ci si può permettere più di starsene chiusi nel proprio comune. Serve una sinergia costruttiva tra i paesi per porre le basi di uno sviluppo turistico e sostenibile dell’intera area». Un’opportunità per i piccoli borghi e il comprensorio è rappresentata, per Caravaggio, dal Recovery Fund: «Saremo pronti a coinvolgere», conclude, «le università, i dottorati di ricerca, gli ordini professionali e tutte quelle figure che potranno supportarci nell’utilizzo dei fondi. Con accortezza e progettualità». (d.d.l.)
Fonte: www.ilcentro.it